Gli scatti di crescita sono momenti in cui il neonato opta per cambi repentini circa le sue abitudini alimentari.
Si tratta di momenti che possono cogliere impreparate le mamme, sempre preoccupate per i loro piccoli e per la loro salute.
In realtà si tratta di fasi che tutti i bambini piccoli affrontano e che, piuttosto che spaventare, ci danno la tranquillità che il bambino goda di ottima salute.
Gli scatti di crescita si manifestano con sveglie frequenti, nervosismo e una sorta di iperattività.
Molto spesso i bambini hanno molta più fame del solito e non vogliono staccarsi dalla poppata della mamma. Fin qui, nulla di preoccupante. Vero?
Vediamo perché gli scatti di crescita sono momenti normalissimi e come fronteggiare i cambiamenti repentini che osservate sui vostri bambini.
Le fasi dello scatto di crescita
Generalmente gli scatti di crescita si presentano in fasi ben definite.
Nei primi due mesi di vita questi si presentano tra la prima e la terza e tra la sesta e l’ottava settimana di vita. Poi dovrebbero tornare al terzo, al sesto e al nono mese.
In questi momenti può capitare che, di punto in bianco, la poppata non sia più soddisfacente per il piccolo e che si metta a piangere quando viene staccato. Solitamente la quantità giusta di latte è determinata dal piccolo stesso che è in grado di capire quando si sente sazio.
Il seno materno, comunque, funziona come una macchina perfetta e auto-regola la produzione del latte a seconda dei livelli di stimolazione del piccolo: più il bimbo poppa più il seno produce latte.
Ad oggi tutte le false leggende sulla scarsità del latte sono state, fortunatamente, debellate e non bisogna temere di rimanere senza, anche quando il piccolo ha una fame apparentemente insaziabile.
Sappiamo bene quanti timori e dubbi possa serbare una mamma perciò vi tranquillizziamo informandovi che non terminerete il latte e che il piccolo sta più che bene.
Nel caso in cui sentiste il seno sgonfio questo non significa che state perdendo la facoltà di produrre latte. Per capire se il bimbo si nutre con le giuste dosi, comunque, basta tenere sotto controllo feci e urine.
Queste devono avere una frequenza di almeno cinque cambi al giorno e il bimbo dovrebbe aumentare di peso di circa 120/150 grammi a settimana.
Cosa non fare dinanzi agli scatti di crescita?
Se il seno è sgonfio, il bimbo è irrequieto e vi sembra di non capire più cosa cerca di comunicare, la situazione è sotto controllo.
Il suo attaccamento alla poppata non è stimolato dal vizio o dall’abitudine ma dalla necessità di un maggiore apporto calorico. Questo non significa che il piccolo abbia scambiato la poppata con il ciuccio e che vi “usi” per trastullarsi ma, semplicemente, che sta vivendo uno scatto di crescita.
Non cercate di farlo arrivare esausto alla terza ora prima della poppata. Non distoglietelo dal bisogno di latte materno e non pensate che in questa fase ci siano atteggiamenti educativi da mettere in atto.
Fate si che i suoi bisogni di crescita siano supportati con la vostra serenità perché il vostro piccolo cambia giorno dopo giorno, cresce e impara velocemente. Per fare tutte queste cose tutto quello di cui ha bisogno è tanta energia e tanta tranquillità.
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