Il sondino è uno strumento utile ad alleviare i disturbi intestinali che il neonato dovrà fronteggiare una volta venuto al mondo.
Con la nascita, infatti, il piccolo passa da una lunga permanenza intrauterina, in cui si sente caldo e protetto, alla vita reale.
Questi cambiamenti saranno affrontati con la protezione dei genitori, sempre pronti a coccolare ed accudire il piccolo nascituro.
Se per il neonato quello che gli aspetta è tutta una scoperta, anche per i genitori arrivano tante novità e tante cose da imparare.
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Il sondino e la nutrizione del bambino
Una di queste è la nutrizione del bambino che, sin dai primi attimi di vita, si prepara a un tipo di alimentazione graduale, molto diversa da quella della gravidanza.
L’apparato digestivo del neonato, che crescerà e si formerà nel tempo, dovrà accogliere il latte materno prima e gli alimenti solidi poi.
In questa fase il neonato dovrà affrontare tutte le conseguenze del cambio di nutrizione, tra cui le coliche, la stipsi ed altri piccoli disturbi legati alla digestione.
Molti genitori si trovano, quindi, ad affrontare il pianto inconsolabile del piccolo e il bisogno di calmarlo e farlo stare bene.
Ecco perché vi parliamo di una soluzione a questi piccoli problemi quotidiani che allevierà le sofferenze del piccolo e la preoccupazione di mamma e papà: il sondino.
Perché si utilizza il sondino
L’argomento delle evacuazioni del neonato preoccupa molto i genitori, soprattutto se si è al primo figlio. Il consiglio migliore è quello di non improvvisare mai rimedi fai-da-te e parlare di qualsiasi esigenza con il pediatra.
Per tutto ciò che non riguarda situazioni problematiche, invece, leggi questa guida per affrontare l’argomento con più serenità. Il sondino è uno strumento molto consigliato per problemi di stipsi o di aria nel pancino.
Si tratta di un metodo effettivamente invasivo, da utilizzare con cura. Il sondino va inserito nell’orifizio anale facendo attenzione a non creare lesioni. Esso consente al bambino di svuotare l’intestino e di liberarsi di accumuli e dolori.
Cautele ed attenzioni
Prima di procedere all’utilizzo del sondino sarebbe opportuno valutare con il pediatra se i disturbi della nutrizione del bambino siano effettivamente legati a stipsi o alle coliche gassose.
In secondo luogo, occorre essere sufficientemente informati sulle modalità di utilizzo. Infine bisogna considerare che l’evacuazione, per il piccolo, è un processo da imparare.
Non ne ha facoltà da subito per cui l’utilizzo continuo potrebbe abituarlo a liberarsi con il supporto del sondino e a non imparare a fare da solo. Ecco perché non va utilizzato impropriamente e deliberatamente.
Come si insegna ad un neonato ad evacuare?
Sicuramente esistono metodi dolci per aiutarlo a rilassare l’intestino e lo sfintere così da evacuare con serenità e senza dolore. Massaggiare l’addome e tenerlo in braccio in posizione verticale possono aiutare molto.
Un bel bagnetto rilassante e la torsione delle gambine verso il torace sono ulteriori metodi che lo supportano nel rilassamento.
Potrebbe risultare efficace tenerlo in braccio a pancia in giù, rannicchiato. Dopotutto anche il più sereno degli adulti avrebbe difficoltà ad evacuare in posizione supina.
L’agitazione provocata dal disagio del bambino aggrava solamente la situazione. In queste delicate fasi occorre essere lucidi, preparati ed empatici.
- Realizzata in lattice di gomma spessa, rigida e resistente rossa; lunghezza = 50,8 cm circa.
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- Larghezza (mm) = (dimensioni in FR) x 0,33; Conversione: 1 FR = 0,33 mm.
- Chiuso all'estremità arrotondata, con un solo lato di apertura.
Come funziona l’intestino di un neonato
La fisiologia dell’apparato intestinale del neonato è molto differente da quella adulta. Il latte materno fa si che il piccolo possa liberarsi ad ogni poppata o trattenere fino a sette giorni.
In ogni caso, se dovessero insorgere dubbi circa la sua regolarità sarebbe consigliato parlare con il medico.
La prima cosa da notare è la tranquillità del piccolo e la regolarità delle urine, tra le cinque e le sei volte al giorno. In ogni caso è bene valutare con il pediatra la migliore delle soluzioni.
L’utilizzo del sondino, quando necessario, sarà sempre consigliato dall’esperto e prescritto per casi in cui è realmente necessario.
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